24 gennaio, giovedì
Ha mangiato ma non le basta, gira inquieta
alla ricerca di cibo, mi fissa con un'aria mesta quando mangio, in
attesa di un boccone pietoso. Pare che sia l'esser stati randagi, l'aver
girovagato per anni, e ora trovi da mangiare ora no, e quando trovi non
fermarti ma mangia anche per quando non ce n'è, e cerca sempre, cerca
perché può essere che per molto tempo non si trovi nulla - pare che
l'esser stati randagi non sia revocabile. Si resta randagi per sempre, con una fame che non si estingue, che brucia e brucia e brucia.
E' così che vivono molti. Randagi, un tempo; ora hanno una casa e un affetto, ma restano affamati, alla ricerca di un boccone, di qualcosa che quieti la voragine di dentro, ed ogni boccone è insufficiente, ogni sorriso diventa presto pianto, ogni gioia si converte in dolore, e scorre nelle vene come acido.
E' così che vivono molti. Randagi, un tempo; ora hanno una casa e un affetto, ma restano affamati, alla ricerca di un boccone, di qualcosa che quieti la voragine di dentro, ed ogni boccone è insufficiente, ogni sorriso diventa presto pianto, ogni gioia si converte in dolore, e scorre nelle vene come acido.