Dio che non è
SE gli uomini conoscessero Dio, ne avrebbero orrore. Lo
maledirebbero, cercherebbero di nascondersi dal suo sguardo,
custodirebbero le parole per impedire la loro caduta nello spazio in cui
Dio accade. Perché Dio è la morte, la negazione, la mancanza,
l’assenza. Dio è un segnale di oltrepassamento: ovunque tu sia, non sei
in Dio; e Dio è il non-essere che ti dice che ovunque tu sia, non sei.
Non c’è ateismo che nello stare; ovunque uno sia in pace con sé
stesso, Dio non è. Quando la guerra comincia, il Dio che non è
nientifica e libera, l’abisso si spalanca, la parola si spacca, nome e
forma cedono all’ignoto. Non c’è più un qui, un quando; non c’è ateismo
né fede. Solo Dio, che non è.